martedì 31 dicembre 2019

[Misc] Bilancio Annuale 2019

Spero che stiate passando delle buone feste e che vi stiate rimpinzando la pancia con ogni bendiddio commestibile e non, un po' come sto facendo io. Siamo alle ultime battute dell'anno, ed è solitamente tempo di bilanci e di (improbabili) propositi per il nuovo anno.
Tralasciando questi ultimi, che durano quanto l'ammazzacaffè al cenone di fine anno, con questo post mi volevo concentrare sul primo bilancio annuale del blog e, soprattutto, su come ho trascorso questo 2019 da giocatore in solitario.



Il mio primo pensiero riguarda un gioco che sta tornando in gran voga in questo periodo, e cioè The Witcher 3. Me lo trascinavo dietro da più di tre anni, e finalmente, in quel di marzo, con grande anzi grandissimo impegno, sono riuscito a concluderlo. In realtà mi mancherebbe ancora l'ultima espansione (Blood and Wine) che avevo cominciato quest'estate, ma l'ho mollata dopo qualche ora perché davvero non ne potevo più. Dopo quasi 300 ore sullo stesso titolo, avvenimento più unico che raro per il mio stile di gioco, Geralt, Yennefer e compagnia bella mi uscivano dagli occhi e dalle orecchie e sentivo l'assoluta necessità di distrarmi e di cambiare genere.
La Switch Lite è stata un'altra novità di quest'anno in campo videoludico di cui sono molto contento, ma, stando al mio personale trend storico in fatto di possesso di console portatili (vedi Gameboy e PSP), probabilmente la rivenderò entro fine 2020.

Il secondo pensiero va ai librigame di Lupo Solitario, che in questo 2019 ho ripreso in mano e ricominciato dall'inizio, grazie alle nuove edizioni di Vincent Books/Raven. Proprio in questi ultimi giorni dell'anno sto leggendo il quarto capitolo (aspettatevi un post a riguardo, se riesco a non farmi uccidere dai non morti) e tutto sommato sono contento di essermi rituffato in quella metà degli anni '80, a cavallo tra infanzia e adolescenza, quando il librogame (e i libri in generale) era la sola valvola di sfogo per poter giocare e sognare grandi avventure: come ho già detto in uno dei primi post, Lupo Solitario fu il "portale" che mi spalancò al fantasy e, di lì a poco, al gioco di ruolo e a tutto quello che sono diventato. Non sono sicuro e non ricordo precisamente se fu il primo approccio al gioco in solitario e alla cultura fantastica, ma sicuramente fu uno dei più importanti.

Il pensiero successivo va immediatamente ai romanzi e ai libri che mi hanno accompagnato durante l'anno. Non ricordo se l'ho già scritto da qualche parte, ma per tenere traccia dei romanzi e fumetti utilizzo la libreria di Anobii, che è lammmerda fumante per tante ragioni (è un piattaforma nata male e passata di gestione in gestione portandosi dietro tanti problemi), ma che ormai utilizzo da tanti anni e che non ho assolutamente voglia di cambiare. Alla pagina Game Over (qui) trovate il link alla mia libreria pubblica, quindi potete vedere con i vostri occhi quali libri possiedo e quali e quanti ne ho letti nel corso del 2019.
Per tanti motivi quest'anno è stato un anno di transizione e non ho letto molto (diciamo meno del solito). Le statistiche parlano di 4.800 pagine lette e 22 libri finiti: la palma di migliore quest'anno va indubbiamente a L'Istituto dello Zio Steve (qui trovate il mio parere), anche se nel corso dell'anno ho iniziato due importanti saghe: TerraMare (U. LeGuin) e la trilogia della Prima Legge (J. Abercrombie) che concluderò nel 2020 e che si sono rivelate delle letture davvero molto molto interessanti.

Che altro? Ah sì, due righe sui boardgames, ai quali purtroppo in questo periodo di festa non sto dedicando il tempo che meriterebbero: quest'anno il migliore che mi è capitato tra le mani è stato sicuramente il Signore degli Anelli: Viaggi nella Terra di Mezzo (qui il mio racconto sul gioco), per il quale spero a breve di iniziare a dipingerne le miniature, e di giocare la campagna per intero, naturalmente. Un'altra bella sorpresa è stata Turno di Guardia, un gioco davvero molto sfizioso che simula la difesa del proprio accampamento da parte di 4 avventurieri da orde di mostri assetati di sangue e budella, al quale spero di dare un po' di spazio in un futuro post qui sul blog.

A proposito del blog: non è molto seguito (sigh!) ma il mio scopo non era certo quello di raggiungere un milione di follower. Si tratta di un diario molto personale, oserei dire intimo, che racconta le mie esperienze come giocatore (solitario) e, soprattutto, come amante del fantastico. Per me è una valvola di sfogo, esattamente come quelle rarissime serate a bere birra con tre o quattro amici nerd, nella quali si finisce sempre a discutere su quale sia il videogioco del momento o quale sarà il prossimo romanzo fantasy da scoprire.

Bene, quindi buona fine e buon inizio. Per il 2020 non faccio previsioni né buoni propositi, auguro semplicemente che i miei e i vostri desideri si possano realizzare, qualsiasi essi siano.
E mi raccomando, anche per quest'anno, non smettete di giocare!


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