Sono in procinto di trasferirmi nella nuova casa, ve lo avevo anticipato nel post di ferragosto (poi, in fondo, vi aggiornerò anche sulle run di cui parlavo in quell'articolo). Ovviamente, dopo aver sudato mille camicie per ottenere un minuscolo spazio vitale (cit.) all'interno della casa per poter cazzeggiare e videogiocare in (relativa) pace, la prima cosa che DOVEVA obbligatoriamente entrare in casa non erano cose inutili tipo il letto o la cucina, ma la CONNESSIONE a INTERNET che, dopo anni di precariato connettivo, è finalmente una connessione con i controcazfiocchi.
Dato che io non sono per niente pignolo, sono mesi che sto vagliando tutte le ipotesi con i vari provider italici, per cercare di avere velocità, certo, ma anche stabilità e continuità di segnale.
La sorte ha voluto che il mio appartamento, situato al primo piano, sia esattamente costruito sopra la cantinetta dove sono le borchie di OpenFiber, o meglio, quei santi uomini di OpenFiber o chi per loro, hanno installato la centralina della fibra proprio all'interno della cantinetta sotto casa mia, una botta di culo non da poco. Infatti, mi è bastato far scendere una sonda da elettricista dalla vecchia presa del telefono, per scoprire che dopo qualche metro essa usciva proprio accanto alla suddetta centralina. Figata.
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