Normalmente non sono un binge watcher (colui che si spara una stagione dietro l'altra, tutto di fila), anzi, sono uno spettatore piuttosto lento. Da quando sono diventato un affezionato cliente Netflix e Prime Video (ho provato anche NowTV e AppleTV, senza rinnovare l'abbonamento), non sono molte le serie che ho visto dall'inizio alla fine e, quando l'ho fatto, ho impiegato parecchie settimane per concludere anche solo una stagione.
La serie di cui vi vorrei parlare oggi è strettamente legata al mondo dei videogiochi, infatti trattasi della produzione Netflix The Witcher con protagonista Henry Cavill nel ruolo di Geralt. Al contrario del solito, complice qualche giorno di ferie a ridosso di Natale, mi sono sparato 7 puntate su 8 nel giro di qualche giorno, guardando poi l'ultima a distanza di qualche settimana.
Più che il videogioco, la serie ripropone le storie raccontate nei primi libri delle avventure del famoso strigo: si tratta di due volumi contenenti dei racconti, vergati dall'autore polacco, Andrzej Sapkowski.
Piccola parentesi sui libri: non li amo particolarmente, o meglio, ne apprezzo ambientazione e soprattutto personaggi, secondo me il vero punto di forza (Geralt e Yennefer su tutti), ma stile e trama non mi hanno mai catturato, tanto da dover ancora finire la saga e non aver assolutamente voglia di farlo.