Qualche post fa (esattamente
qui) ho accennato al fatto che sono particolarmente sensibile ai
nomi della letteratura fantasy, che siano persone, animali, oggetti o luoghi e non solo nella letteratura: il mio discorso si estende spesso anche ai giochi, dove è capitato che abbia lasciato sullo scaffale un bel gioco solo perchè aveva un titolo o un nome
che non mi garbava.
Macino libri in continuazione da quando ho imparato a leggere, a sei anni più o meno. Penso di aver iniziato con una versione illustrata di
Ventimila Leghe Sotto i Mari, anche se il ricordo è troppo nebuloso per essere affidabile. Perchè prediligo il fantastico? Come rispose
Stephen King a un tipo che gli chiedeva perchè scrivesse libri horror, "non lo so, mi piacciono.
Sono fatto così." Ho sempre pensato che fosse la voglia di vivere emozioni e sensazioni che nel mondo reale non è possibile provare.
Mostri assetati di sangue,
maghi dai poteri arcani, strane
creature di altri pianeti o
viaggi attraverso il tempo hanno sempre avuto un fascino irresistibile. Ditemi, che gusto c'è nel guardare un film dove due tizi si mollano, si rimettono insieme e poi si rimollano e poi si rimettono insieme... all'infinito? Succede ogni istante nella vita reale, no? Basta guardarsi attorno.
Una
creatura antica quanto l'universo, invece, che si risveglia ogni
27 anni per cibarsi delle paure degli uomini e dei bambini in particolare? Non è una
strafigata?
Per carità, non ho niente in contrario con i film romantici o le belle
Storie Vere™ struggenti, anzi a volte (poche) ho visto e letto storie di questo genere e mi sono anche (un po') piaciute. Ma non lo dite a mia moglie.