domenica 23 luglio 2023

[VideoGame] La difficoltà nei videogiochi

Prendo come spunto per una riflessione un articolo comparso su TGM (cliccate qui se volete leggerlo) nel quale il redattore disquisisce sulla difficoltà nei videogiochi parlando anche di Diablo IV, gioco che mi sta tenendo impegnato nella calura estiva. Quanto sono difficili i videogiochi moderni e i giochi in generale, all'alba del duemilaeventitrè?
Essendo esclusivamente un giocatore single player, potete immaginare come sia importante per me trovare un gioco che abbia una difficoltà calibrata perfettamente: esageratamente difficile? Frustrazione e ragequit, mollo. Troppo facile? Non c'è sfida, noia incoming, mollo.
Partiamo dal presupposto che la difficoltà è soggettiva e dipende da un sacco di fattori. Un gioco molto difficile per me potrebbe essere uno scherzo per qualcun'altro, perchè magari stra-abituato a schivare e cliccare sul pulsante di fuoco di un FPS, oppure un GdR supertattico a turni a me risulterebbe facile mentre per il giovine che gioca a Fortnite sarebbe un titolo impossibile da giocare.
Gli sviluppatori si trovano quindi un bel dilemma davanti: come calibrare la difficoltà del gioco?

I Souls, per esempio, sono notoriamente giochi difficile da affrontare

Non credo di dire assurdità affermando che la difficoltà nei videogiochi è scemata con il passare degli anni e con il progresso della tecnologia. Quindi abbiamo giochi che sembrano film, con cutscene mozzafiato e trame regne di Hollywood, ma di una facilità disarmante. Se siete anziani quanto me o più, vi ricordate sicuramente di Lands of Lore, di cui ho parlato qualche post fa (qui per la precisione) oppure, il più recente Morrowind. Prendo questi due gran pezzi di software come esempio.
In LoL (che prima di League of Legend era acronimo di Lands of Lore), a un certo punto della trama (SPOILER) dovete recuperare ingredienti per una pozione (vado a memoria, potrei non ricordare i dettagli). Questi ingredienti sono scritti su una pergamena a mò di profezia, e quindi si deve decifrare l'indovinello per capire l'ingrediente giusto. Ricordo di averci sbattuto la testa per ore, finchè non mi si è accesa una lampadina in testa e ho cliccato sopra una pozzanghera con una boccetta di vetro vuota. Eccolo là. Senza ragionare sulla profezia, non avrei mai pensato di fare una cosa del genere.
In Morrowind, i luoghi delle quest ti venivano descritti e non indicati tramite un puntino giallo sulla mappa. Roba del tipo "per trovare il covo dei banditi, segui la strada a ovest fino all'albero caduto e poi svolta a nord, dopo la collina."Assurdamente bello.

Quanto è bello il journal di Morrowind?

Ora la gente si lamenta su Reddit se la mappa non ha il marker per le quest, o se devo camminare (si, esatto, camminare) per un ora di gioco per arrivare in un punto della mappa, perchè i dannati sviluppatori non hanno messo il teleport istantaneo. Non è il solito discorso "si stava meglio quando si stava peggio", proprio per nulla, perchè i giochi con la grafica di Morrowind non riesco più a giocarli e quindi ben venga il 4K, DLSS e compagnia bella, con audio sorround e voice acting professionale.
Ma se desidero impostare una difficoltà maggiore, perchè così mia va, gradirei un'ampia possibilità di scelte, e non solo facile-normale-difficile. Devo dire che molti giochi per fortuna stanno andando in questa direzione (avete visto la schermata per le opzioni di diffcoltà di Pathfinder Kingmaker?), ma perchè non mettere, per esempio, la possibilità di eliminare i marker sulla minimappa? O decidere che non voglio quesi fottuti punti esclamativi sulla testa dei PG, che mi rompono l'immersione... esatto, voglio parlare con TUTTI per scoprire se qualcuno ha una quest per me, non sapere già chi ce l'ha o meno.

Le opzioni per settare la difficoltà di Kingmaker. Forse pure troppe!

Quindi, in sostanza, tutte queste parole al vento per dire cosa? DATEMI GIOCHI DIFFICILI, ma non perchè il boss fa millemila danni in più del livello base. Datemi un boss che cambia strategia, un boss che mi fa ragionare se voglio tirarlo giù, non solo menare fendenti e cliccare settordicimila volte.

Ecco un buon esempio di difficoltà ben calibrata che mi è appena venuto in mente: Tails of Iron. Se non l'avete giocato, fatelo immediatamente.

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