martedì 22 ottobre 2019

[VideoGame] Puzzle Quest Returns

Sto continuando a pasticciare (dalle mie parti si dice che sto "spugnettando") con la Swich Lite da ormai un mesetto: confesso che ero partito con molto entusiasmo con Zelda: BotW, ma sono rimasto un po' traumatizzato (magari vi racconterò in un post apposito i motivi) e così ho deciso di accantonarlo momentaneamente per dedicarmi a qualcosa di più leggero. Dopo essermi iscritto al servizio online, ho provato Tetris 99, che ho trovato molto avvincente, una sfida simpatica con altri 98 avversari online (anche se mi chiedo quanti effettivamente siano umani e quanti dei meri bot) ma la killer application l'ho trovata sfogliando lo shop, e sto parlando di Puzzle Quest: The Legend Returns.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di un puzzle game identico a Jewel Quest o simili, cioè quei giochi nei quali bisogna impilare delle gemme a tre a tre, fino a svuotare lo schermo o raggiungere un determinato punteggio. Sui vari store, di giochi casual del genere ce ne sono settordicimila, e non mi hanno mai attirato particolarmente.

Una sorpresa inaspettata


Ma, tornando indietro nel lontano 2008, quando acquistai Puzzle Quest su Steam, chissà per quale motivo (forse era in bundle o costava poco, boh) che per qualche tempo fu solamente un altro tassello da aggiungere al mio sterminato backlog. Poi, nel tentativo di trovare un giochino che mi rendesse i tempi morti al lavoro meno pesanti (chi è informatico sa che ce ne possono essere parecchi della serie "please wait"), provai a installare il suddetto e bum! me ne innamorai. Trenta e passa ore sul capitolo originale e più del doppio sul seguito, Puzzle Quest 2. Perchè mai, se quel tipo di giochi mi faceva cagare a spruzzo fino a poco tempo prima?

Quante gemmine scintillanti! Ma a noi interessano i teschi


L'idea di fondo di PQ secondo me è geniale, e cioè abbinare il giochino scemo delle gemme con un sacco di elementi RPG. Ed ecco quindi che lo scopo non è abbinare gemme a cazzo, ma ridurre a zero i punti ferita dell'avversario (creature, mostri e mille altri tipi) tramite l'abbinamento di teschi, che feriscono l'avversario in base al nostro punteggio di Battaglia, mentre le altre gemme colorate servono invece ad accumulare mana per abilità speciali o incantesimi. C'è poi la parte esplorativa nella quale si viaggia di città in città a prendere quest, acquistare equipaggiamento migliore, ascoltare i pettegolezzi da taverna o raccimolare abbastanza soldi da costruire edifici preposti ai più vari scopi, dalla prigione alle stalle. Quindi possiamo catturare gli avversari per obbligarli a farci da cavalcature, estorcere nuovi incantesimi, migliorare gli oggetti tramite rune, avere PNG compagni di viaggio, insomma, davvero un sacco di contenuti, tutti gestiti tramite il giochino scemo delle gemme, leggermente variato qualora si tratti di una schermaglia o un tentativo a tempo.

Senza spoiler, questo simpatico elfo saprà come darci una mano
La cosa simpatica e che probabilmente me lo ha fatto amare così tanto da volerlo anche su Switch, è che in tutto questo c'è anche una storia e un'ambientazione discretamente profonda. Già, perchè il nostro eroe inizia con compiti da paggetto per la Regina Gwhendoline, e arriva a raggiungere l'olimpo degli ordini cavallereschi delle terre di Agaria e, si spera, a sconfiggere il male che attanaglia quelle terre. Ovviamente non siamo ai livelli di un Witcher o Baldur's Gate, ma le cutscene statiche sono ben fatte e quello che viene raccontato (così come la traduzione in italiano, davvero ottima) è simpatico e veloce e spinge comunque ad andare avanti per vedere "l'effetto che fa". Disegni e direzione artistica è, come dire, manga-style, con davvero una grande varietà di personaggi e creature.

Non so se si nota, ma scorrazzo in giro in groppa a un Ragno Gigante


La versione su Switch comprende anche le due espansioni uscite successivamente, che aggiungono un po' di varietà in termini di classi giocabili e quest. Per tirare le somme, PQ è il classico giochino che a parlarne o incrociandolo di sfuggita sullo store non lo si prenderebbe mai in considerazione, invece io ve lo consiglio, perchè è una piccola gemma (per rimanere in tema!) nel panorama casual, che poi tanto casual non è. Spero davvero che esca il porting anche del 2 e, da alcuni rumors in rete, pare davvero che gli sviluppatori, degli australiani che ultimamente si sono dati al free-to-play con un titolo simile che si chiama Gems of War, stiano progettando un Puzzle Quest 3. Fingers crossed!



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