lunedì 16 settembre 2019

[VideoGame] Il Ritorno del Re

Le vacanze sono finite e si ricomincia a lavorare, un nuovo anno scolastico si affaccia all'orizzonte, l'autunno e l'inverno si prospettano lunghi e rigidi... ma soprattutto, ricomincia il campionato!
Forse non sapevate che, tra le altre cose, sono anche un grande appassionato di calcio: non vado spesso allo stadio, anzi quasi mai, e non seguo assiduamente ogni partita della mia squadra del cuore (non vi dico quale per evitare prese per il culo, visto che gli ultimi anni sono stati un delirio), ma quando posso non disdegno di guardare una partita, che sia la nazionale impegnata ai mondiali (battutona ah ah ah) o una partita di Coppa (Italia).
Tornando prettamente al tema di codesto blog, i videogame dedicati al pallone come ben sapete sono due... due? DUE? Ma che dico?
Il vero videogame di calcio è SOLAMENTE uno.
Il Re.
E come ogni anno, è finalmente tornato.

No, non è lui che è tornato

Sto parlando OVVIAMENTE di Pro Evolution Soccer, PES per gli amici, da quest'anno eFootball PES 2020. A parte gli scherzi, senza addentrarci nell'eterna lotta annuale tra questo e quell'altro, per quanto mi riguarda ho sempre e solo giocato al calcio made in Konami. Il primo fu il secondo, scusate il gioco di parole, nel 2002 se non ricordo male, su Playstation 2, questo lo ricordo bene, come ricordo bene che a livello Principiante non riuscivo ad andare più in là di uno scialbo 0 a 0. Prima di PES per me esisteva solo Sensible Soccer, quindi potete immaginare quanto sia stato traumatico passare da un flipperino arcade come SS, seppur magnifico, alla simulazione calcistica di Konami. Perché il pallone che non mi sta attaccato ai piedi? Perché tutti i tiri non vanno all'incrocio? Perché prendo sempre gol in contropiede? Ho dato risposta a questi "perchè" solo qualche anno più tardi, quando il titolo del gioco passò da un semplice numero alla dicitura annuale. Fu proprio con PES 2008 che cominciai a capire che stavo giocando a una "simulazione" e non a un semplice passa-tira-gol.

Mai un giocatore della mia squadra del cuore in copertina, chissà perchè...

Dopo aver venduto la Playstation 2 (e non aver acquistato la PS4 fino all'anno scorso), li ho giocati tutti su PC, dedicandomi poco al gioco online, come mia abitudine, ma spremendo la Master League a fondo in ogni edizione, con alti e bassi, gioie e dolori, ma sempre con gran divertimento. La Master di PES è come un piatto di spaghetti: ognuno li condisce come vuole. Appena un filo d'olio? Una spruzzatina di pomodoro? Oppure una carbonara da infarto? In qualsiasi salsa, gli spaghetti sono sempre strabuoni, yum!
Allo stesso modo, c'è chi gioca la Master con la propria squadra preferita, chi con una sconosciuta squadraccia colombiana o con la squadra originale di PES che, purtroppo, negli anni ha perso i suoi gioielli Castolo e Minanda. Per quanto mi riguarda, cerco di prendere una squadra che mi stia simpatica, con la quale lanciarmi nell'olimpo del calcio mondiale. Non nego che il mio obiettivo, qualsiasi sia la squadra di partenza (negli anni ho usato Parma, Verona, Sheffield Wednesday, Grasshoppers e mille altre) è arrivare a essere chiamato e conquistare il Triplete con la mia scalcagnata squadra del cuore di cui accennavo a inizio post.
Non ci sono mai riuscito, non credo di essere mai andato oltre la quarta stagione di fila, dopodiché subentra un po' di noia e la voglia di giocare a qualcos'altro (due anni fa ricordo di aver miracolosamente vinto un'Europa League). Non credo che ci riuscirò mai, a essere sincero, ma continuo a divertirmi come un ragazzino. Secondo me, il fascino della ML si concentra nei primi due anni, quando fai i primi passi da allenatore, con una squadra di bassa classifica, nella quale inserire solo svincolati o vecchie glorie sull'orlo del barat... ritiro (negli anni si sono avvicendati Bergessio, Maccarone, Tschabalala, Deulofeu, Zabaleta, Sigurjsson, Benaglio, Ochoa, Afellay, Stekelenburg) e magari promuovere qualche pupillo dalla primavera, da rivendere appena possibile.

Ve lo ricordate? Fino a qualche edizione fa era un fenomeno, poi è scomparso
L'edizione di quest'anno, la prima che acquisto al day one su PS4 mi è sembrata subito molto molto buona. Si parla del "canto del cigno" per l'engine grafico e forse il prossimo gioco sarà l'ultimo su questa generazione (se, come sostengono gli analisti, la PS5 uscirà a fine 2020), non per questo non si può parlare davvero del Ritorno del Re. Ci sono mille recensioni sul web che ne parlano bene e sono felice di unirmi al coro, perchè fin dalle prime battute si ha la sensazione del feeling con il campo, con i giocatori e ci si sente dentro una partita vera. Un un sacco di spettacolari nuove animazioni e, finalmente, la fisicità dei giocatori è resa alla perfezione (provate a rubare palla a Lukaku o Dzeko utilizzando Leo Duarte, per esempio); viene premiata la costruzione del gioco, non riuscirete mai a fare gol prendendo palla dalla difesa e correndo dritto per dritto verso la porta; mi sembra anche migliorata la fisica del gioco in generale, dalla palla alla corsa dei giocatori.
Ho appena iniziato a giocarci e sto ancora decidendo con che squadra affrontare la ML (mi tenta l'idea di una rifondazione della povera società per cui tifo, una sorta di "anno zero" coi giocatori inventati e partendo dalla B) ma se il buongiorno si vede dal mattino, sono convinto che questa edizione abbia tutte le carte in regola per essere la migliore in assoluto, titolo finora detenuto, nella mia personalissima classifica, da PES 2013.
Per aggiustare licenze, nomi, loghi, ecc. potete affidarvi ai fantastici ragazzi di pesfan.it (qui).
Se amate il calcio e i videogiochi, fatelo vostro subito.

Come faccio a non concludere con questa perla?
"Scusa baby adesso no, questa notte faccio sport, giuro che ti chiamerò, ma stasera proprio no..."



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