giovedì 30 dicembre 2021

[LibroGame] Nel Regno del Terrore - Lupo Solitario 6

Il 2021 è agli sgoccioli, finalmente. Il Covid è passato (vedi ultimo post) senza fare troppi danni e anche quest'anno maledetto, almeno per me, se ne sta per andare. Di soddisfazioni il 2021 ne ha date davvero poche, anzi quasi nessuna. Suvvia, non sono qui per parlare di sfighe, ma per comunicarvi che l'ultimo libro letto dell'anno è stato il sesto capitolo della saga del nostro amato lupacchiotto, a distanza di più o meno nove mesi dal precedente. Vi racconterò, dunque, quello che questo libro mi ha lasciato, partendo dalla premessa più doverosa. Non siamo più gli sfigatelli Kai dei primi libri ma nel quinto capitolo, come ben sapete, Lupo Solitario ha recuperato il libro del MagnaKai (o Arti Ramastan se siete nostalgici) che ci aprirà finalmente le porte a nuovi e devastanti poteri.
Sono passati tre anni da quell'ultima avventura, e Lupo Solitario nel frattempo cosa ha fatto? Naturalmente si è impegnato anime e corpo nella lettura dell'importantissimo tomo e, badate bene, dopo TRE lunghi anni a perdere diottrie sul fottutissimo libro, è riuscito a imparare ben TRE nuove abilità MagnaKai, alla stupefacente media di una abilità l'anno. Battute a parte, l'impavido eroe si rende presto conto che da solo non potrà mai riuscire a raggiungere la sapienza dei Grandi Maestri e quindi capisce che serve altro: le Pietre della Sapienza, sostanzialmente degli oggetti magici di grande potere nei quali sono racchiuse le antiche sapienze Kai.

Le due edizioni in mio possesso: a sx E.Elle (1987) e a dx Raven/Vincent (2015) 


La prima Pietra pare si nasconda nella città di Varetta. Ecco che inizia l'avventura! Ben equipaggiati da tutte le cianfrusaglie delle avventure precedenti, con la Spada del Sole nel fodero che ci rende praticamente imbattibili, e con un borsello pieno di monete, mai tanto utili come in questo capitolo, partiamo a cavallo alla ricerca della mitica Pietra. Come solito, possiedo le due edizioni del libro, quella originale e quella nuova (che ho iniziato a chiamare "Remastered") che differiscono per le illustrazioni e per la traduzione (finalmente il mago dal nome di cane Cirillo è diventato un più lodevole Cyrillus). Ottimo lavoro da parte del nuovo editore, che non commette errori di impaginazione e/o traduzione, ma che ha il solo difetto di portarsi dietro alcune piccole sviste presenti comunque anche nella vecchia edizione. Niente di eclatante, solo alcuni paragrafi in cui si muore nei quali non sempre la linea narrativa è uniforme. A proposito di morte, qui si muore parecchio e male, ho trovato il libro di una difficoltà medio/alta e con una insolita facilità a trovare il classico paragrafo "la tua vita e la tua missione terminano tragicamente qui" anche solo per un bivio sbagliato, soprattutto verso la fine. L'ho infatti dovuto rileggere QUATTRO volte per completarlo senza crepare.

Uno degli antagonisti principali, prima e dopo la solita cura di bellezza (vecchio libro vs. nuovo)

Quindi un libro difficile, e questo è un pregio, sia chiaro. Fondamentali saranno le tre (pochissime!) abilità che sceglieremo all'inizio e, come accennavo, anche tante monete che torneranno utili nelle varie città e villaggi che visiteremo: si fa presto a rimanere senza oro, cosa che comunque non ci limita ma anzi ci apre nuove strade e bivi differenti per risolvere l'avventura. Un plauso al grande Joe per aver finalmente implementato la dinamica dell'arma a distanza, l'Arco. Ci viene chiesto più volte durante l'avventura se ne abbiamo uno con noi, e il suo utilizzo è quanto mai utile e consigliato. Come non citare poi, senza spoiler, il fantastico e mostruosamente frustrante torneo nel quale potremmo vincere una delle armi più comode e utili dell'intera saga, che ci accompagnerà indubbiamente per i successivi settordicimila libri. Bello anche lo scontro finale, nel quale si rischia di rimetterci la pelle con l'ennesima scelta sbagliata, proprio a un passo dalla vittoria.

Vincerlo sarà praticamente impossibile.

In conclusione direi che il libro è promosso, e le successive avventure spero siano ancora meglio, così come me le ricordo dall'infanzia. Dopo questi primi sei libri, il compianto Joe ha davvero preso atto delle potenzialità, della bontà e del successo del sistema di gioco (e, perché no, probabilmente anche delle proprie capacità di scrittore) e ne abbia tratto davvero il meglio. Ora ci aspetta il megadungeon del Castello delle Morte!

Ne approfitto per gli auguri di Buon Anno a tutti voi! Che il 2022 sia pieno di giochi!

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