martedì 16 giugno 2020

[Libri] La trilogia della Prima Legge

Ho appena concluso di leggere un'opera davvero importante, una trilogia di romanzi dell'autore inglese Joe Abercrombie. Una lettura che mi ha tenuto impegnato per qualche mese, nei quali ho intervallato i tre romanzi della trilogia con altre letture, ma devo confessare che ero continuamente attratto dall'opera di Joe, che mi osservava dallo scaffale invitandomi a continuare a leggere, parola dopo parola, fino alla fine. Si tratta complessivamente di poco più di un migliaio di pagine, fresche di ristampa in un unico volume (di cui allego un selfie qui sotto) da parte di Mondadori.

L'ultima edizione Mondadori, che racchiude i tre romanzi originali.

Partiamo dall'autore: il nostro caro Joe è un ragazzo come noi, che ama i videogiochi e come mestiere si arrabatta nel mondo della televisione come montatore freelance. In un periodo di magra dal lavoro, si ritrova con un sacco di tempo libero. Ecco che, per sua stessa ammissione, "I had time and I decided I needed a project to take up this time beyond playing videogames" che si potrebbe tradurre con "avevo tempo e ho deciso che dovevo impegnarmi in un progetto che andasse oltre al giocare con i videogames." Che combinazione! Praticamente la storia della mia vita: quante volte ho progettato un bel romanzo, poi però accendevo il PC e... puf! Vabbè, stendiamo un velo pietoso. Comunque tutto ciò me lo ha reso simpatico.

Joe.

Passiamo ai contenuti: una saga fantasy, ovviamente, del genere Grimdark o Dark Fantasy, quindi toni cupi, antieroi, sgozzamenti, ecc ecc, niente che non sia già stato visto in GRRMartin, per dirne uno, ma devo dire che il buon Joe ci ha messo del suo per rendere la sua trilogia unica o, quantomento, più originale possibile, partendo dai titoli dei suoi romanzi: "Il richiamo delle spade", "Non prima che siano impiccati" e "L'ultima ragione dei Re".
Vi accenno brevemente la trama, rigorosamente spoiler free, che gira tutto attorno ai protagonisti principali: Logen Novedita, un barbaro nordico, Ferro Maljinn, una spietata assassina, il Primo Mago Bayaz che si commenta da sè (il più riuscito di tutti, nella mia modesta opinione), il soldato Jezal Dan Luthar, belloccio della situazione e, altro personaggio di tutto rispetto, il grandissimo Sand Dan Glokta, torturatore dell'Inquisizione di sua Maestà. Ci sono poi caterve di co-protagonisti, come la bella Ardee West o l'assistente del Primo Mago Quai, che riempiono l'ambientazione dando vita a un intreccio che si rivelerà un poco alla volta: se all'inizio ci capirete poco e vi sembrerà noioso, vi consiglio di tenere duro. Azzarderei col dire che il primo libro è una grossa introduzione del cast e dell'ambientazione, mentre dal secondo o meglio, dal finale del primo, le cose cominciano a farsi interessanti, davvero. Le azioni dei protagonisti si svolgono sullo sfondo di una guerra, quella tra il Nord (un'accozzaglia di bruti che viene unita dall'autoproclamato re Bethod) e l'Unione (il mondo civilizzato, ma non troppo). Detto questo, non posso addentrarmi di più nella storia senza evitare grossi spoiler, quindi sappiate che la trama c'è, ed è anche moooolto gustosa.


Impaginazione su due colonne. Strana.


Il caro Joe non si è inventato nulla, sia chiaro, ma ha aggiunto ai canonici clichè del dark fantasy una vena di cupo umorismo, che non fa ridere ma strappa un ghigno dolceamaro. Il punto di forza dei romanzi sono senza dubbio i personaggi, ognuno che nasconde i propri segreti, le proprie debolezze, e solo quando alla fine il quadro generale sarà completo, ci accorgeremo di quanto siano stati ben ingegnati, con piccoli indizi seminati lungo tutta la trilogia.
Se devo trovare un difetto, l'ultimo capitolo, anzi, l'ultima pagina dell'intera trilogia è un po'... meh, dopo un pippone di questo genere avrei preferito una conclusione diversa, e non una... cosa potrei inventarmi per non spoilerare... mmmhh... una roba a metà, via, diciamo così. Non voglio dire che il libro non abbia un finale, anzi, negli ultimi capitoli tutte le cose si infilano al proprio posto, però... quell'ultima frase non mi è proprio andata giù, un po' tirata via, forse anche per colpa dei puntini di sospensione... e, come ho già ripetuto, ho trovato eccessivamente lenta la prima parte.
Tutto sommato però, sono contento di aver letto tutta la trilogia, e sono sicuro che da domani tutti i personaggi mi mancheranno un po'... Vi consiglio quindi la lettura? Assolutamente sì, vale la pena leggerlo e, mi raccomando, non lasciatevi abbattere dalle prime (300?) pagine, che potrebbero risultare un po' noiose.

- La citazione (bè, direi che qui è facilissimo trovarla):

"Non si hanno mai troppi coltelli." Logen Novedita.



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